Esperanto. Note di speranza

"Esperanto. Note di speranza" è il titolo del progetto promosso dal cantante di origine palestinese Nabil Salameh, leader dei Radiodervish, con la collaborazione dell'Assessorato alle Politiche giovan

"Esperanto. Note di speranza" è il titolo del progetto promosso dal cantante di origine palestinese Nabil Salameh, leader dei Radiodervish, con la collaborazione dell'Assessorato alle Politiche giovanili, Cooperazione e Pace della Provincia di Lecce, dell'Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce e di numerosi partner pubblici e privati, pensato per sostenere le scuole di musica in Palestina. "La lunga carriera artistica che mi ha portato in giro per il mondo", sottolinea Nabil, "ha maturato in me un profonda convinzione che vede nella cultura in generale e nella musica in particolare un ruolo fondamentale nella creazione di ponti di dialogo, di comunicazione, di reciproca conoscenza, di solidarietà e di emancipazione. La musica mi ha fatto scoprire la sua magia capace di dare vita a degli spazi impensabili di comunicazione e di condivisione. Con la musica ho imparato a leggere la realtà, trascendendo la politica, alla ricerca di quell'umana essenza che è un dono prezioso da salvaguardare in tutti gli esseri umani senza distinzione di appartenenza religiosa o geografica". Questa prima fase del progetto, che ha già coinvolto numerosi artisti tra i quali Franco Battiato e Niccolò Fabi culminerà sabato 16 aprile al Teatro Politeama Greco di Lecce con un concerto che vedrà sullo stesso palco Radiodervish, Paola Turci, Simone Cristicchi e Yo Yo Mundi. Tutto l'incasso sarà devoluto in beneficenza per sostenere le scuole di musica nei territori occupati, la prima a beneficiare del progetto sarà l'Accademia musicale di Betlemme. "La musica nei territori palestinesi occupati è forse l'unica strada per i giovani per evadere dalle brutalità del loro vivere quotidiano e di sognare un futuro diverso capace di mantenere accesa la luce della speranza nei loro cuori", precisa Nabil. "Nasce da qui la mia idea del progetto di sostegno alle scuole di musica attive nei territori. Sono profondamente convinto che la musica e la cultura possono generare dei meccanismi virtuosi di consapevolezza e di migliore sviluppo della società civile".